sabato 25 febbraio 2006

Un mondo di incertezze #05

Giulio Andreotti voterà AN.

mercoledì 22 febbraio 2006

La forza dell'Union Valdôtaine

1) "Scriviamo L. Caveri, così ci contiamo!" è il diktat del capogruppo dell'Union Valdôtaine in Consiglio Regionale per le votazioni segrete del Presidente "riciclato" Luciano Caveri. Qualche genio riesce a scrivere sulla scheda "Elle Caveri".
Meno male che non era un voto a fare la differenza. Pochi minuti dopo, il riconfermato Presidente richiama all'ordine l'opposizione, tacciandola di anti-autonomismo: dovevate votarmi, se qualcosa fosse andato storto rischiavamo il commissariamento con qualche amichetto di Silviuccio in cattedra.
Prendersela con l'ignoranza e la grettezza di qualche suo collega era troppo difficile.

2) Roberto Louvin (ex UV, leader di Vda Vive) fa proclami: il Senatore Rollandin (causa di tutti i problemi attuali dell'UV, al di là di ogni opinione) sta perdendo consenso. Non fa però i conti con l'elettore medio unionista che, nel migliore dei casi, fa come Carlo Perrin (appena dimessosi dall'UV dopo una lunga battaglia interna per riformarla): prende le decisioni nel giro di qualche anno. Se va male, vota a vita UV "perché ho sempre fatto così". Se va malissimo, vota UV perché è l'unico simbolo che conosce sulla lista.

3) Gli allevatori di Valpelline, ancora a giudizio per riduzione in schiavitù di un marocchino fino all'estate scorsa, sono ancora idolatrati dal popolo unionista, che li difenderà fino alla fine anche negando l'evidenza. Tanto che il coniuge è stato rieletto in Consiglio Comunale pochi giorni dopo che il tribunale ha svelato il possibile misfatto. Il simbolo prevale anche sui sospetti...

Un mondo di incertezze (olimpiche) #04

Dopo Torino 2006, abbiamo capito che sul ghiaccio si scivola...

Boom!
Badaboom!!!

Il buon senso contro l'"aviaria"

Due cigni col raffreddore mettono in ginocchio il mercato delle carni bianche italiane. Il Governo, invocato dai produttori del settore in crisi, chiede e ottiene dall'Unione Europea di concedere aiuti pubblici agli allevatori di volatili.
Perché si pensa sempre ai soldi e non alle soluzioni pratiche? Il mercato avicolo è in crisi? Si rischiano di perdere, nel medio periodo, circa la metà dei posti di lavoro attuali? La ripresa sarà lenta, al contrario del crollo? Perché allora nelle mense pubbliche, negli asili, nelle scuole, non si compra pollo e tacchino e lo si serve al posto delle tonnellate di hamburger e polpette propinate a dipendenti e allievi?
Come sempre la soluzione di buon senso non è propinabile all'elettore pigro. O la soluzione è di destra (libero mercato in libero Stato) o è di sinistra (aiuti al mercato in crisi a tutela dei lavoratori). In questo caso, un Governo di destra si comporta da Governo di sinistra, forse a fini elettorali.
Certo la soluzione del buon senso servirebbe solo in parte, il vero mercato delle carni avicole lo fanno le casalinghe e non i ristori pubblici. Ma il segnale sarebbe potuto essere importante, non avrebbe causato ritorsioni interne o autorizzazioni europee. E sarebbe servito all'opinione pubblica più di due Ministri ciccioni che si sbrodolano di grasso in Piazza Montecitorio con due cosce di pollo per mano a testa...

venerdì 17 febbraio 2006

Un mondo di incertezze #03

Il blues del mandriano rilanciato da Teone Teocoli

giovedì 16 febbraio 2006

The Strokes - Il miglior album dell'anno

Raramente duplico i miei interventi. Questa volta però questo misfatto merita veramente di essere attuato. First impression of earth degli Strokes è un album davvero fantastico.
Lo avevo sentenziato dopo il primo ascolto e lo ribadisco dopo che il numero degli ascolti ha superato il centinaio, se non i 150. In un mese. Raramente mi capita di ascoltare (per intero) un album così tante volte. Veramente piacevole, vario. Ad ogni ascolto se ne scopre un lato che prima non si era notato. È quasi un disco feticcio, per la ricchezza del libretto, quasi barocco, che dopo le mistificazioni dei Coldplay (che non hanno nemmeno pubblicato i testi) è ritornato quasi un'opera a sé, con dignità stilistica e impaginazione notevole.
Saranno dei coglionazzi, ma ci sanno fare. Hanno trainato il rock and roll, assieme ai White Stripes, ad una nuova rinascita, l'ennesima. E sono riusciti a tirar fuori 14 canzoni con testi non scontati, riff curati e parti vocali meno elementari. Quasi un disco epocale, per questi versi, soprattutto in questi ultimi tempi di sole e poche nicchie eccellenti contro masse tunzettare e scontate.
La canzone più banale è forse Razorblade, ma non se ne vuole più andar via dalla testa. "My feelings are more important then yours / Sweetheart / Your feelings are more important of course". Ask me anything tronca con la prima parte del disco e con il passato di Room on fire, ma è stata fin troppo mitizzata dalla critica: quando parte decisa Electricityscape il fan storico tira un sospiro di sollievo e può tornare a sentire le amate chitarre di Nick Valensi e Albert J. Hammond. Ogni canzone potrebbe essere lanciata come singolo, nessuna ha la debolezza creativa di eventi precedenti e starebbe bene nelle playlist delle radio più di tanti Chariot o Robbie Williams bolliti.
Fear of sleep ricorda a tratti le coltellate degli italici Afterhours: loro però avevano e mettevano paura del buio. -ize of the world ha il finale che amo di più di un brano musicale. Semplicemente, finisce, senza tirarla per le lunghe. Grazie.

First impressione of earth è uno di quei dischi che vorrei sentire nei locali, nelle discoteche, nei pub. Come, ai tempi, i Nirvana. Come i Radiohead di OK Computer. Come gli Oasis e i Blur ai tempi d'oro.
Forse Casablancas e soci stanno accontentando qualche inglese che ha come me questa timida speranza. Oltre Manica l'album sta facendo furore.
Qui in Italia vogliamo farci del male con Madonna e il ritorno, nientepopodimenoche, di Haiiduchi.

Ne sentivamo la mancanza...

Tracklist:

01. You only live once
02. Juicebox
03. Heart in a cage
04. Razorblade
05. On the other side
06. Vision of division
07. Ask me anything
08. Electricityscape
09. Killing lies
10. Fear of sleep
11. 15 minutes
12. -ize of the world
13. Evening sun
14. Red light

martedì 14 febbraio 2006

Un mondo di incertezze #02

L'incredibile Hulk non è più verde.

lunedì 13 febbraio 2006