Dopo il mio capodanno disertato per scelta, mi sto accorgendo di quanto quella scelta fosse azzeccata.
Odio con tutte le mie forze i racconti epici del capodanno. Odio le leggende che si raccontano a tutti i costi tra amici delle mille esperienze vissute tutte in una notte. C'è chi era a Trento, ma anche a Roma e ad Aosta. Contemporaneamente, Evidente effetto di un jet privato. Odio con tutto il cuore l'ipocrisia di chi ha sparato botti, ma uno in meno del solito, pensando a Phuket. E chi ha infarcito i tiggì di romanticissimi minuti di silenzio inesistenti nelle piazze italiane. Odio il romanticismo autocelebrativo dei giornali di regime. Odio i commenti finto-buonisti di finto-moderati che in cuor loro hanno festeggiato più del solito, ma non lo danno a vedere. Odio lo spumante bevuto per forza. Odio i tappi e i botti per strada il 1° gennaio. Odio i buoni propositi per il nuovo anno, le mutande rosse e i vestiti vecchi.
... tutto questo odio nei miei propostiti di inizio anno non era previsto...
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