Ad Aosta è arrivata la befana. E che befana!!!
Yelena Isinbayeva sorride. «Posso farti una foto» e sfodera il suo sorriso a 32 denti. Si sistema i capelli.
«Magari una con Vitaly» e sfodera il suo sorriso a 32 denti. Sa di essere bella.
«Ancora una da sola»... È definitivamente bella.
Poco prima, Yelena aveva terminato di zampettare in giro per il "palaindoor" di Aosta, le ghette rosa a fasciare le caviglie, unico capo "non Adidas" su un completo tecnico firmato dallo sponsor per cui ha appena girato un nuovo spot. Il suo sogno è recitare, a fine carriera, dopo Londra 2012.
Vitaly Petrov, il Vitaly di qualche riga sopra, suo allenatore da due anni e preparatore dei migliori astisti mondiali, le sta facendo eseguire, in questo primo giorno di ritiro italiano, una serie di esercizi specifici per la forza, la coordinazione e l'agilità. L'obiettivo è quello di portare la rincorsa, fase cruciale al pari del valicamento dell'asticella, da quattordici a sedici passi, perché le lunghe leve di Yelena le permettano di arrivare a quei 5 metri e 20 che secondo Petrov può raggiungere perché «ha nelle gambe».
Vuole sentire l'Italia, che ama. Vuole sentire l'italiano, che cerca di capire, ma il buon Vitaly deve fare spesso da traduttore. Va in giro con l'asta in mano per non perdere l'abitudine, ma sa che per ancora una decina di giorni non salterà. «Bisogna ambientarsi, conoscere la pedana, migliorare la coordinazione per la nuova rincorsa» sentenzia il rigido ma bonario Petrov, uscito direttamente da un vecchio film russo tanto si avvicina allo stereotipo del "sovietico medio" trasmesso in Occidente.
Così, nel frattempo, Yelena corre con una cintura di pesi alla vita, fa esercizi per gli addominali a corpo libero, si allunga come una ginnasta e prova la lunghezza dei passi della rincorsa saltando dei mini-ostacoli fatti con un doppino del telefono. Quando si dice che tutto dipende dalla tecnologia...
Il segreto di Yelena, oltre al maestro e all'allenamento costante (le classiche dieci sedute settimanale quelle di una buona fetta di atleti di alto livello), lo abbiamo potuto carpire soltanto stando a guardarla a lungo, attenti ai dettagli: una bottiglietta di Perrier, l'acqua fantozziana "la più gassata del mondo", fa capolino dalla borsa griffata della russa.
Qualche decilitro di gas al giorno l'aiuta a volare più in alto...
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