Alla Rai, nonostante siano parte di un'azienda pubblica, si fanno di roba forte, un po' come in Parlamento. Forse solo scotch, forse tequila: le malelingue ipotizzano sia ecstasy o coca.
Sta di fatto che da un paio di giorni qualche burlone ha modificato le previsioni meteo regionali, evidentemente da Roma e da profano della geografia, inventando le magiche "valli inferiori" (primo fotogramma), teatro di memorabili vacanze e sciate nei dintorni del Kilimangiaro.
Ho sempre pensato che i cognein, i rhêmein e i vagreusen (abitanti di tre di queste valli "plebee") avessero qualche rotella fuori posto, ma considerarli "inferiori", perché mai?
Secondo fotogramma, le "valli superiori". E già... lì, gli abitanti di Cervinia e Champoluc, se la tirano da sempre... dategli ancora corda, voi della Rai!
La chicca è però "la piana e la valle di Aosta" (terzo fotogramma), nota zona climatica a sé stante, dove si formano grandi piogge nel periodo monsonico e le tempeste di sabbia non permettono di uscire di casa nel resto dell'anno.
E' così difficile per un dipendente Rai valdostano, minimamente conscio della formazione alpina della regione, far cambiare le diciture? Non hanno alcun senso geografico, tantomeno climatico-meteorologico. La Valle è così piccola che già prevedere che tempo ci sarà a Saint-Vincent piuttosto che a Morgex è difficile, figurarsi suddividendo in zone eterogenee e non assimilabili... Vaglielo a spiegare.
Intanto, anche il Corriere prende fischi per fiaschi. Il suo servizio meteo fornisce i dati da "Pian Rosa", immaginaria località ai piedi del Cervino. Peccato si chiami Plateau Rosa, e lo sappiano anche i bambini di Palermo...
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