domenica 23 settembre 2007
venerdì 21 settembre 2007
Come ci vogliamo bene... noi dueeeeeeeeeee... Du dun chà...

mercoledì 19 settembre 2007
Territori a sé stanti
L'altra sera ero al McDrive, il take away automobilistico di McDonald's, a metà tra un "Drive in" della ciccia e un pit-stop dello stomaco.
La coda per hamburger e patatine e cocacola annacquata era lunga: complice l'ora tarda, il buio ormai tagliente e la mia mente stramba, attorniato sulla mia Punto da una Bmw (davanti) e da una Bmw (dietro), mi è venuto da pensare a come ci si comporta in caso di incidente al McDrive. Niente di eccezionale, anche solo un mini tamponamento, una graffiatina alla carrozzeria. Tantopiù che la rampa di accesso al McDonald's di Aosta (sì, il Mac di Aosta, non uno dei Mac di Aosta... ce n'è solo uno in tutta la Valle) è stretta, d'acciaio, tortuosa e, a vederla, instabile.
Ho immaginato scene di delirio nel compilare la constatazione amichevole, tra una sgranocchiata ad una patatina o ad un McNugget, che sennò si freddano. Ho immaginato le carte (assorbenti) bollate in caso di colpa o negligenza del signor Ronald McDonald, lui e la sua schiera di avvocati con le scarpe di dieci numeri in più.
Poi ho pensato che nulla di tutto questo sarebbe reale: il McDonald's è un mondo immaginario, dove tutti si resta piccini (anche io che quasi non mangio carne e vivo di cibi sani cedo al fascino delle schifezzuole d'oltreoceano), dove tutto è bontà, perfezione e puntualità, dove gli incidenti non sono immaginabili.
E soprattutto si è su suolo privato, dove il codice della strada non vige...
La coda per hamburger e patatine e cocacola annacquata era lunga: complice l'ora tarda, il buio ormai tagliente e la mia mente stramba, attorniato sulla mia Punto da una Bmw (davanti) e da una Bmw (dietro), mi è venuto da pensare a come ci si comporta in caso di incidente al McDrive. Niente di eccezionale, anche solo un mini tamponamento, una graffiatina alla carrozzeria. Tantopiù che la rampa di accesso al McDonald's di Aosta (sì, il Mac di Aosta, non uno dei Mac di Aosta... ce n'è solo uno in tutta la Valle) è stretta, d'acciaio, tortuosa e, a vederla, instabile.

Poi ho pensato che nulla di tutto questo sarebbe reale: il McDonald's è un mondo immaginario, dove tutti si resta piccini (anche io che quasi non mangio carne e vivo di cibi sani cedo al fascino delle schifezzuole d'oltreoceano), dove tutto è bontà, perfezione e puntualità, dove gli incidenti non sono immaginabili.
E soprattutto si è su suolo privato, dove il codice della strada non vige...
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martedì 18 settembre 2007
L'inizio della fine #02
Questa volta Beppe Grillo passa agli insulti. Non aveva nulla di meglio da scrivere che Alzheimer Prodi? Non capisce che si fa male con le proprie mani..... Dovrebbe essere inattaccabile, e invece inciampa nel filo interdentale che gli è caduto di mano...
PS: stasera Mastella ha fatto il Mastella: «Grillo non è più un comico. E non faceva ridere nemmeno come comico». Invece Mastella faceva ridere quando non era Ministro, e adesso lo fa ancora di più... Resta il fatto che se Grillo si abbassa al livello dell'insulto e dello sfottò, anche reazioni scomposte come quella di Mastellone diverranno autorevoli.

Quando i Simpson vanno al cinema

L'attesa che si era creata tra noi cultori dei Simpson aveva fatto sperare in qualcosa di meglio.
Ma tant'è... quando Homer in persona mi ha detto di stare seduto all'inizio dei titoli di coda, perchè il film non era ancora finito, sono stato attaccato alla poltrona fino a che, sempre Homer in persona, ci ha detto che si poteva andare. Rimanendo sì e no con altre dieci persone in sala.
Altro segnale: le risate della sala erano rivolte, ahimé, solo al grottesco o al "tipicamente" comico: sulle citazioni di altri film, ridevo da solo. Sulle battute sottili sull'amministrazione americana, ridevo nuovamente da solo. Sulle scene "già viste", ero l'unico a storcere il naso. E' incredibile come i produttori siano riusciti, negli ultimi anni nella serie televisiva in quattro e quattr'otto, ad esaltare il lato meno "alto" e più rozzo della caratterizzazione dei personaggi (a partire da Cletus, da bifolco allocco di una puntata a personaggio abusato nelle ultime stagioni, a Maggie che perde la propria intelligenza fanciullesca per diventare una specie di mostro col ciuccio, a Bart che si innamora di Flanders dopo averlo detestato per anni continuativamente), nell'obiettivo di avvicinarsi ad un pubblico adolescente e infantile, allontanando tutto ciò che desse fastidio lungo la strada verso questo obiettivo. Ma qui in Italia non possiamo accorgercene, Italia1 ha finto per anni che i Simpson fossero un cartone animato per bambini...
PS: Chi non ha mai seguito i Simpson, dirà che sto sproloquiando... e in parte avrà ragione...
domenica 16 settembre 2007
L'inizio della fine #01

Non come molti che ne hanno scritto, come molti che hanno scritto di non averne scritto, come molti che hanno scritto dicendo di non volergli dare spazio. Sinceramente, l'ho sottovalutato all'inizio (mai avrei pensato ad una mobilitazione così numerosa) e mi ha lasciato piuttosto indifferente dopo: le proposte di Grillo sono vuote, non contribuiscono a risolvere alcun problema e hanno più limiti che vantaggi (cazzarola, mi sembra di essere un vecchio rincoglionito che Beppe attacca quotidianamente... quindi vado brevemente a spiegarmi).
Si vuole svecchiare la politica perché vi sia nuovo spazio per i giovani? E allora a cosa serve limitare a due legislature il possibile impegno? A permettere che chi ha capacità non possa stare in Parlamento per lungo tempo, e a non evitare in alcun modo che chi ha potere (troppo potere) ricopra cariche pubbliche di responsabilità e influenza o poltrone in aziende pubbliche vita natural durante. Bell'idea, ma rimedio inefficacie.
O forse è meglio evitare che i condannati o gli indagati non siedano in Parlamento? No, perché nascerebbero come funghi cause architettate ad arte per mettere fuori gioco qualche onorevole, e a rimetterci sarebbero i più gonzi e meno "politicamente scafati", e non si permetterebbe una reale riabilitazione per chi peccando di "gioventù" abbia fatto stronzate tanto da farsi condannare. Sarebbe un primo rimedio contro le mele marce della politica? Ummh... Credo che siano di più i politici con le mani sporche e mai condannati rispetto ai politici con le mani pulite (incensurati o condannati poco importa...).
Conclusione (di nuovo nei panni del maestrino vecchio rincoglionito con la penna rossa): la battaglia dell'etica è troppo faticosa per essere combattuta, servono dei rimedi tampone (come le tre proposte di Grillo) per cercare di metterci una pezza. Non ho parlato della terza proposta, quella sulle preferenze, che mi pare sensata, anche se aggirabile facilmente dai partiti, come è successo in passato.
Dicevo del mio "silenzio volontario". Ho dovuto interromperlo, oggi, quando ho letto che Grillo scenderà in politica, anche se solo indirettamente: l'inizio della fine. Grillo crede veramente, quindi, che esista una "classe politica sporca" e che non sia sporco anche tutto quello che gli sta intorno: non è quindi qualunquista come qualcuno dice. Non fa di tutta l'erba un fascio.
Io credo invece che, anche se una delle sue liste civiche (che tristezza... la personalizzazione della politica all'ennesima potenza... le Idee che passano ancora una volta sotto i piedi delle Persone...) riesca mai a vincere delle elezioni, ci si accorgerà rapidamente che nulla potrà fare, nulla cambierà, la corruzione resterà, i problemi rimarranno irrisolti perché sono diversi ad ogni calar del sole.
Ultima questione: che alleanze farà un'eventuale "Grillo-list", visto che "destra e sinistra pari sono"?
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mercoledì 12 settembre 2007
Adesso posso chiedervelo...
Una cosa che mi è venuta, rivedendo sue vecchie immagini... ma a pochi giorni dalla morte, non era carino chiederlo...
Ma Pavarotti, aveva la dentiera?
Ma Pavarotti, aveva la dentiera?
domenica 9 settembre 2007
«Ognuno conosce il proprio mondo»

Sembrano, perché non lo sono. La vita sulla strada è difficile, spesso le qualità espresse sono sottovalutate per il solo fatto di esprimerle gratuitamente e in uno spazio non convenzionale.
E, fino a ieri, anch'io ero il primo a sottovalutarle...
Nell'immagine ©manomano, la miticissima Gabry Corbo
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giovedì 6 settembre 2007
Ammissioni

Apriti cielo! Se ne sono accorti anche loro, gli unionisti...
Potrebbe essere, anche se inconsapevole per Viérin, che verrà al più presto appeso per gli alluci ad un'arolla di Jovençan, la svolta. Fino ad ora, mai nessun governante valdostano locale aveva ammesso che (forse) il francese era soltanto più nella bocca del palazzo e non scorreva più da tempo tra le orecchie della gente. Fino ad ora anche solo dubitare, per una certa classe politica, del fatto che tutti i valdostani sapessero il francese e lo utilizzassero (quasi) quotidianamente, era commettere un peccato capitale. Fino a questa mattina, dire che ormai il francese lo si usa solo per scopi politici e per poco altro, significava minare l'autonomia da Roma.
Ora... squillino le trombe, finalmente un piccolo velo di ipocrisia (per sbaglio) è stato levato. Però, il mio grosso timore è che, come sempre, le parole dell'assessore siano strumentalizzate dai "nemici" politici che l'Union Valdotaine ha creato dai propri embrioni. Bene, cari... voi avete sempre fatto lo stesso fino all'altro ieri, bisogna avere la schiena dritta e un minimo di coerenza per indicare le dita sporche di nutella degli ex compagnucci politici... evitate di ergervi a paladini della "vera valdostanità" tutte le sante volte...
Grazie
mercoledì 5 settembre 2007
Un uomo, un mito #04... se ne va un altro pezzo della mia infanzia

"A me mi torna in mente una canzone / che mi cantava sempre il mio papà"
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lunedì 3 settembre 2007
Un uomo, un mito #03

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