Il metodo migliore per farsi passare la voglia di scrivere è leggere "L'italiano - Lezioni semiserie" di Beppe Severgnini tutto d'un fiato. Va preso con calma (abbondante), senza troppi pregiudizi (q.b., come nelle ricette) e senza timori (paura di cosa?): farsi prendere dal ritmo della scrittura, come in un romanzo, porta a matematica depressione.
Ogni capitolo fornisce un consiglio che ovviamente disattendiamo; in ogni paragrafo c'è un suggerimento che non seguiremmo nemmeno sotto tortura; e soprattutto, se due espressioni si equivalgono, ma una delle due è preferibile, noi poveri tapini scegliamo d'istinto quella sintatticamente meno corretta. Quella che crea equivoci, quella che la Crusca consiglia.
Un libro consigliato a chi scrive male, sconsigliato a chi scrive bene: o, meglio, consigliato a tutti, ma con posologia diversa.
Su una cosa non sono d'accordo con Beppone: spesso l'omissione di "io penso", "personalmente", "la mia opinione è", da lui consigliata nel libro, ha creato conflitti insanabili con lettori e scrittori on-line. Bisogna capire, in questi casi, che si passa per pedanti sputasentenze agli occhi di lettori frettolosi e di criticatori prevenuti. Consiglio a Severgnini: dopo il corso di scrittura, scriva un corso di lettura.
Beppe Severgnini
L'italiano - Lezioni semiserie
Rizzoli, Milano, 2007
Euro 17,50
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