In mezzo al prato indovina cosa c'era... In mezzo al prato indovina cosa c'era...
L'ennesimo concerto in un posto impensabile, per gli standard canonici. Da restare a bocca aperta, per chi non ha mai visto l'"anfiteatro Giovanni Paolo II" di Sordevolo. Perché un festival musicale così piacevole e con artisti di richiamo finisca in provincia di Biella, non si sa. Non che abbia qualcosa contro Biella, anzi. Ma se pensiamo al deserto culturale di Novara, Ivrea, Aosta, Biella spicca in positivo per la capacità di attrarre, di organizzare, di offrire anche ai "vicini di casa" dei concerti sostanziosi.
L'altra sera c'erano i Verdena, altri che hanno avuto la sfiga e la fortuna di nascere in Italia, un nome una garanzia. Bel concerto, tirato, rock.
Ma appunto, la caratterizzazione lascia basiti: un qualsiasi posto di prima collina, senza nessuna differenza da altri millemila posti di prima collina, con un mega anfiteatro all'aperto, un palco degno di un festival oceanico, un angolo con bar "open air" da far invidia a qualsiasi località turistica... A Sordevolo. A Biella. In una zona in crisi industriale. In una zona senza i soldi dell'Autonomie.
Paolo Conte, Simone Cristicchi, Daniele Silvestri, Modena City Ramblers, Tre Allegri Ragazzi Morti, Paolo Rossi, Giovanni Allevi, Finley (!), Verdena, Giuliano Palma... Nomi che quando vengono in Valle d'Aosta sembra di aver ricevuto una grazia divina. Nomi che quando la Regione (che qui fa tutto) fa venire, sembra che abbia fatto risuscitare John Lennon. Tutti nel giro di un mese in un festival semigrauito.
Ditemi voi cosa manca per replicarlo anche qui, si può rubare anche il nome: "Val d'Ahouta Libra"...
PS: il titolo si riferisce ad un siparietto del mio socio di merende che è andato in giro tutta sera a chiedere a gentili pulzelle se leggono o leggeranno mai un libro di Moccia.
PPS: le risposte sono state tutte negative. Nemmeno la libreria della manifestazione, pur avendo altri titoli giovanilisti, non aveva Moccia... Che disgrazia...
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