sabato 29 ottobre 2005

Quando Bush ha permesso a Berlusconi di dargli del "tu"

Silviuccio a George: «She can sit down, she can drink something...»
Georgino a Silvio: «Oh, Silvio, you can say "you"»
!!!

Ah, per chi non lo avesse visto, è tornato Fabio.

venerdì 28 ottobre 2005

Chissà perché! #13

Chissà perché quando una via che esce da una rotonda è chiusa tutti gli automobilisti tentano di buttarsi senza guardare nella via che la precede, invece di fare il giro e non rimetterci una fiancata.....

giovedì 20 ottobre 2005

Digitale terrestre - Giorno 1

Oggi ho piazzato in casa il digitale terrestre. Il contributo regionale/statale di 90 euro me lo ha fatto pagare solo 9 euro. Peccato che a gennaio spengano il vecchio segnale e chi si è visto si è visto. Intanto:
. France2 non si vede in digitale.
. TSR1 non si vede in digitale.
. La Regione sosteneva che l'offerta di canali francofoni sarebbe aumentata. Risultato: hanno tolto anche quei due canali. Aspetteremo fiduciosi e, nel caso, li smerderemo per il loro bilinguismo di facciata.
. Il TG regionale non si vede, in compenso ci cucchiamo quello romano.
. I canali locali non si vedono.
. In compenso, si vede ReteCapri.
. Sportitalia si è fatta in 3 e su 3 reti parla e trasmette calcio.

Primo impatto: ma a che nerchia serve?

mercoledì 19 ottobre 2005

L'ultima moda: tiro al volo con carabina al Benigni

Penultima moda del giornalismo italiano è sparare su Benigni. Film senza mordente, risate strappate a forza, emozioni rinsecchite, euro al botteghino buttati.
Ultima moda è invece quella di sostenere che a Benigni non si spara abbastanza: nazionalpopolare, nessuno oserebbe dire che "La tigre e la neve" è una boiata pazzesca. Perché distinguersi a tutti i costi dalla massa sostenendo tesi che non si condivide nemmeno tra i due neuroni del proprio martoriato cervello?
A me il filmsss è piaciuto. Ad una prima occhiata, anche di più di La vita è bella. Poesia dappertutto, emozioni e non risa a tutti i costi, sbadataggine italica a manetta, scene divertenti e scene strappalacrime, ma senza mai esagerazioni.
Forse i giornalisti cercano le emozioni forti a tutti i costi? Un Benigni che salta di qua e di là a fare il cretino? O meglio ancora che si fa uccidere così da dimostrare che, alla fine, non conta niente?
Rimpiango persino i tempi in cui il calcio era sport nazionale.
Forse però è un problema tipico dei giornalisti: con il calcio in crisi, pagine e pagine sul pallone, più di prima. Con Benigni pacato e intelligente, a dargli sotto a tutti i costi... Per vendere e per non omologarsi.

giovedì 13 ottobre 2005

Elettrodomestici

Ieri sera ho passato una buona oretta del mio tempo a guardare la lavatrice. L'ho trovata sicuramente più interessante e più distensiva dell'elettrodomestico dominante in casa nostra: la televisione. Nessuna Isola dei famosi, nessun riccone in overdose, nessun terrorista caucasico: solo qualche centrifuga e qualche risciacquo.
Da bambino ricordo che passavo delle ore incollato all'oblò. Ovviamente le ore incollato allo schermo erano di più. Ma era un'attività che rilassava. E poi vedere i propri vestiti girare, rigirare, e rigirare di nuovo era qualcosa di inspiegabile.
Ieri, con la scusa di "vedere come funziona la lavatrice nuova", ho preso il libretto di istruzioni e ho spalmato il naso contro il vetro come ai vecchi tempi.
Hanno fatto bene a scrivere, come note al termine delle istruzioni di lavaggio, che è "normale non vedere l'acqua all'interno del cestello perché è ad un livello molto basso".
Al contrario della collega televisione, sempre più veloce e sclerotizzata, la nuova lavatrice è molto più lenta di quella vecchia: un lavaggio richiede 1/3 del tempo in più. Saranno i tempi che cambiano? O semplicemente i vestiti più sporchi? O le famose casalinghe disperate? I vecchi diranno che le nuove lavatrici sono come i nuovi giovani: lente. Sarà, ma io sarei stato contento se il lavaggio fosse durato ancora più a lungo, per rimanere qualche attimo in più imbambolato tra ammolli e ammorbidenti, senza pensieri.

I domandoni-oni-oni #03

Se "Non si esce vivi dagli anni '80", perché tornano di moda?

domenica 9 ottobre 2005

Galline in fuga

Mio zio ha l'influenza: polli attenzione, stategli lontani. La sua influenza è certamente più letale della vostra...

sabato 8 ottobre 2005

I domandoni-oni-oni #02

Che differenza c'è tra i Rolling Stones di oggi e i Duran Duran di oggi?

venerdì 7 ottobre 2005

Oh mio Dio!!

George Walker Bush ha dichiarato di aver attaccato l'Afghanistan e l'Iraq perché glielo ha detto dio (minuscolo, perché il mio Dio non crede nella guerra). Se anche agli americani dio (sempre minuscolo) è apparso in sogno dicendo di votare Bush, siamo in buone mani...

giovedì 6 ottobre 2005

I domandoni-oni-oni #01

Simon Le Bon sarà nato cotonato?

mercoledì 5 ottobre 2005

Altro che Postumia!

Ho smontato il boiler. Altro che Postumia!
E meno male che siamo ciò che mangiamo e non ciò che beviamo...

lunedì 3 ottobre 2005

La vera bomba sono i no-global

Esercitazione antiterrorismo a Roma. Un fantoccio esplode al Colosseo, una bomba su di un autobus, un altra sulla metro. I no-global protestano con fumogeni veri, bandiere vere, slogan (in inglese!) veri. Esercitazione giustissima, i problemi maggiori sono nati dal traffico e da questi quattro pirla che protestavano contro chissà che cosa. "Stop them all" urlavano loro, "fermate 'sti rimba" pensavano tutti...

Quando un telefilm non può batterlo nessuno

Ieri sera, puntata storica

sabato 1 ottobre 2005

«Dobbiamo puntare su ciò che non è imitabile». Ma la Cina ci gabba anche in questo

Oggi sciopero dei giornalisti: per evitare la crisi d'astinenza da quotidiani, mi sono letto La Repubblica di ieri fingendo che fosse di oggi. Era molto simile alla Stampa, che avevo già letto, ma ho trovato una lettera interessante:

«Il turista straniero e le nuove leggi italiane

Silvano Imparato
silvanoimparato@qmail.com

L'ITALIA è scesa al quinto posto nella graduatoria dei Paesi più gettonati dai turisti. La Cina ci ha sorpassato anche in questo. Ebbene, leggetevi questa normativa con la quale ha avuto a che fare una turista che ho incontrato: "Ogni straniero che entri legalmente in Italia - esente da obbligo di visto ovvero soggetto a visto - dovrà obbligatoriamente attenersi al rispetto delle norme che regolano il soggiorno degli stranieri in Italia, presentandosi entro 8 (otto) giorni dall'ingresso nel Territorio Nazionale presso la Questura competente, e richiedendo - come previsto dall'art. 5 del T.U. 286/1998 - il permesso di soggiorno. Lo straniero che richiede il permesso di soggiorno è sottoposto a rilievi fotodattiloscopici." Domando: perché non si fanno compilare i documenti di sbarco come in tutti i Paesi del mondo? Ho visitato 68 Paesi e non mi è mai stato chiesto di fare un permesso di soggiorno e non mi sono mai dovuto recare ad un posto di polizia.
»

Prima riflessione: come ampiamente previsto da chi analizza le economie e il turismo in Italia, prima che i cinesi vengano da noi a visitare le bellezze del vecchio continente noi siamo andati da loro a portargli un bel po' di soldi. Non si capisce perciò il motivo che ha spinto migliaia di operatori, di località, di destinazioni a pubblicizzarsi massicciamente in Cina. È come vendere un televisore ad un non vedente: sarà interessato solo dal contorno e dal suono. (Clamoroso poi il caso di quella ridente regione che è andata a promuovere e ad esportare il suo formaggio tipico ai cinesi che, notoriamente, sono deficienti di un enzima e il formaggio gli fa lo stesso effetto di un clistere).

Secondo pensiero: il Belpaese non morde più. Il mercato è cambiato, il target si è spostato e piuttosto che venire a vedere il Colosseo l'americano medio sogna la Grande Muraglia. Cosa ci attira tanto della Cina? Passiamo metà del tempo a parlarne male, "manca lo stato di diritto", "ci rubano il lavoro", "andremo tutti in malora a causa di Shangai". Come se non bastasse, i film più cruenti ci ricordano che la loro giustizia e la loro mafia coincidono e quelli più soft parlano di tibetani torturati e sessismo della società. Eppure vogliamo andare a vedere, a curiosare, a mettere il naso. Dovrebbe essere l'esatto contrario, dovrebbero essere loro a venire a mettere il naso nelle nostre aziende per metterci KO in pochi mesi, eppure non succede. Cos'è successo al nostro Paese? Crollo dell'immagine? Levitazione dei prezzi? Se solo qualcuno analizzasse i dati potremmo capirci qualcosa. Intanto, per capodanno tutti a Pechino.

Terza riflessione: Bossi-Fini antituristica? Forse. Ma qui spesso si esagera. Quanti italiani conoscono questa norma? Quanti turisti ne vengono a conoscenza? Quanti venendone a conoscenza la applicano? Resta il fatto che sia una legge inutile derivante da una xenofobia delirante, ma di leggi inutili il nostro Paese è pieno e non creano problemi a nessuno. Quando qualche turista verrà "beccato" senza permesso di soggiorno, la notizia finirà sul giornale. E Calderoli si inalbererà come sempre.