giovedì 25 gennaio 2007

Perché odiamo così tanto i prati?

Il Comune di Saint-Christophe, alle porte di Aosta, ha approvato la costruzione di un'arena per la battaglia delle mucche. 700.000 euro per creare degli spalti e farci combattere dentro delle bovine. Iniziativa strana già di per sé, con tutti gli stadi che ci sono in zona, lo è ancora di più se si pensa che questa "arena" sorgerà a poche centinaia di metri dall'Arena della Croix Noire, altra cattedrale nel deserto aostano, sorta negli anni '80 per ospitare le batailles des reines e utilizzata 4-5 volte l'anno.
Ma, mi chiedo, siamo noi valdostani ad odiare così tanto i prati da volerci costruire a tutti i costi qualcosa?
Siamo noi valdostani che sprechiamo così tanti soldi per opere futili e mastodontiche?
Siamo solo noi valdostani che abbiamo il buon tempo di lamentarci per i buoni benzina che l'UE vorrebbe toglierci e invece di spendere soldi per opere utili (palazzetto dello sport, auditorium, fiera, ospedale) li immobilizziamo in opere da usare solo "nelle feste"?

Non metto in dubbio lo spettacolo, la passione, la tradizione. Ma porca vacca, chi sentiva il bisogno di spendere quasi un milione di euro per una brutta copia di una struttura che c'è già?

venerdì 19 gennaio 2007

Allarme rientrato

La Protezione Civile comunica che, dopo le ripetute esondazioni dei giorni scorsi, il livello di catarro del fiume Manomano è tornato al di sotto della soglia critica.

Nel frattempo, è successo che:
a) Questo signore qui È venuto a cena a casa nostra e mi ha ricordato episodi della mia vita che avevo completamente rimosso (tra le altre, Patty e Selma e «Ma a te piacccciono i Coldplay?»).
b) Un commentatore anonimo sta infestando l'equilibrio precario di questo blog con dei simpatici commenti che mi sono trovato a censurare. Mi faccio schifo da solo...
c) Un valdostano non è entrato nella casa del Grande Fratello, per somma gioia di tutti. Da queste parti, riconosciamo per strada ancora la vincitrice di Miss Valle d'Aosta 1858, figurarsi che sarebbe diventato una stars del calibro di un Grandefratellino...
d) Fa sempre più caldo, e tutti ne parlano. Forse, per la prima volta, non soltanto perché non hanno nient'altro da dire

sabato 6 gennaio 2007

La befana vien di notte...

Ad Aosta è arrivata la befana. E che befana!!!

Yelena Isinbayeva sorride. «Posso farti una foto» e sfodera il suo sorriso a 32 denti. Si sistema i capelli.
«Magari una con Vitaly» e sfodera il suo sorriso a 32 denti. Sa di essere bella.
«Ancora una da sola»... È definitivamente bella.
Poco prima, Yelena aveva terminato di zampettare in giro per il "palaindoor" di Aosta, le ghette rosa a fasciare le caviglie, unico capo "non Adidas" su un completo tecnico firmato dallo sponsor per cui ha appena girato un nuovo spot. Il suo sogno è recitare, a fine carriera, dopo Londra 2012.
Vitaly Petrov, il Vitaly di qualche riga sopra, suo allenatore da due anni e preparatore dei migliori astisti mondiali, le sta facendo eseguire, in questo primo giorno di ritiro italiano, una serie di esercizi specifici per la forza, la coordinazione e l'agilità. L'obiettivo è quello di portare la rincorsa, fase cruciale al pari del valicamento dell'asticella, da quattordici a sedici passi, perché le lunghe leve di Yelena le permettano di arrivare a quei 5 metri e 20 che secondo Petrov può raggiungere perché «ha nelle gambe».
Vuole sentire l'Italia, che ama. Vuole sentire l'italiano, che cerca di capire, ma il buon Vitaly deve fare spesso da traduttore. Va in giro con l'asta in mano per non perdere l'abitudine, ma sa che per ancora una decina di giorni non salterà. «Bisogna ambientarsi, conoscere la pedana, migliorare la coordinazione per la nuova rincorsa» sentenzia il rigido ma bonario Petrov, uscito direttamente da un vecchio film russo tanto si avvicina allo stereotipo del "sovietico medio" trasmesso in Occidente.
Così, nel frattempo, Yelena corre con una cintura di pesi alla vita, fa esercizi per gli addominali a corpo libero, si allunga come una ginnasta e prova la lunghezza dei passi della rincorsa saltando dei mini-ostacoli fatti con un doppino del telefono. Quando si dice che tutto dipende dalla tecnologia...
Il segreto di Yelena, oltre al maestro e all'allenamento costante (le classiche dieci sedute settimanale quelle di una buona fetta di atleti di alto livello), lo abbiamo potuto carpire soltanto stando a guardarla a lungo, attenti ai dettagli: una bottiglietta di Perrier, l'acqua fantozziana "la più gassata del mondo", fa capolino dalla borsa griffata della russa.
Qualche decilitro di gas al giorno l'aiuta a volare più in alto...

mercoledì 3 gennaio 2007

Carta da riciclare

L'assessorato al territorio e ambiente della Valle d'Aosta ha iniziato qualche tempo fa una campagna di sensibilizzazione ambientale, accompagnata dal pupazzo Ecolo (che, tra l'altro, si chiama come il partito "verde" belga...).
Risultato: una serie di brochure cartacee consegnate alle famiglie per posta.
L'ultima, mi ha fatto sorridere... La potete trovare in pdf qui.

Ricetta - Ingredienti:
. Una ventina di pagine in cartoncino pregiato
. Pochi messaggi triti e ritriti su "come evitare di creare rifiuti" facendo la spesa.
Amalgamare i primi due ingredienti, si ottine un "invito a nozze" per lo spreco...
. Una busta non intestata
. Tassa di consegna pagata
. Non intestazione della busta (Poste italiane che non consegna in buca materiale non intestato, perché considerato pubblicitario; il postino, lascia tutto nella cassetta "Pubblicità condominiale" che ormai compare anche nelle abitazioni unifamiliari di tutta Italia)
. Abbondare in quantità, tanto da lasciare Poste italiane quasi sbigottita dal quantitativo di brochure quasi spropositato, nel limite di ben più di uno per ogni capofamiglia.

Risultato: il messaggio, pur nella sua ovvietà e banalità, è partito.
Ma nel frattempo, si è perso.
A chi è arrivato? Sarebbe potuto arrivare a tutti, invece è arrivato ai pochi che buttano l'occhio nella cassetta della pubblicità e che, contemporaneamente hanno avuto voglia di aprire la busta.
È stata utilizzata più carta di quella che una famiglia produce in imballi facendo la spesa, soprattutto considerando i doppioni in "sosta" alle Poste.
E soprattutto, anche per me che ho letto la pubblicazione, dove acciderbolina posso trovare "detersivi che propongono il rifornimento automatico"?

martedì 2 gennaio 2007

Dopo i "Tango bond", ecco i "Poudzo bond"

Operazione di alta finanza pubblica in Valle d'Aosta.
Per finanziare l'acquisto e la ristrutturazione del Grand Hotel Billia (scelta molto discutibile), è stata attuata oggi un'emissione obbligazionaria a scadenza ventennale e tasso fisso con uno spread molto competitivo, dato dalle quotazioni di S&P abbastanza buone (A+, che corrisponde "soddisfacente liquidità", "qualità del managemente nelle media", "standard creditizi normali" e "capacità di copertura del credito nella media" - ricordiamo l'enorme polemica del declassamento dello Stato italiano da AA- a A+) per un ente pubblico, nella norma per una Regione.
Dopo la brutta storia dei "Tango bond", ecco i "Poudzo bond". Speriamo non facciano la stessa fine...

lunedì 1 gennaio 2007

Capodano europeo

Mi scuso per il mio pessimo bulgaro e per il mio romeno da osteria, ma gli auguri per il nuovo anno e l'ingresso nell'Unione Europea non possono mancare.
добре дошъл
Bun venit!