domenica 30 aprile 2006

Squallore da (s)ballo

Segnalo oggi questo splendido brano anni '70, che è giunto in vetta alle charts inglesi nel 1977, di un duo spagnolo dance-squallido che fa impazzire i sudditi di Her Majesty.
Baccara, Yes sir I can boogie.

sabato 29 aprile 2006

Retata notturna

Ieri sera all'Old Distillery Pub di Aosta gli avventori seduti ai tavoli nel dehors si accorgono che qualcosa di strano sta accadendo. Da alcuni minuti un'Alfa nera è parcheggiata pochi metri fuori il locale. Tre loschi tipi, evidentemente "sbirri", si aggirano nella zona. Si vede lontano un miglio che sono "piedipiatti", e non per il camminare. Pochi minuti dopo, il delirio. 6 pattuglie della Polizia di Stato (come direbbe Beppe Grillo, nostri dipendenti) ci allietano e ci intrattengono ritirandoci i documenti e facendoci aspettare per un'ora e un quarto. Il geniale siparietto delle auto che fanno retromarcia sfiorandosi, con i "pulotti" con la lancia in resta senza aver trovato niente di niente di irregolare concludono l'allegra serata.
Chissà cosa stessero cercando. Chissà perché proprio in una sera che chiamare tranquilla è dire poco la Polizia non aveva di meglio da fare che venire ad animarci e rianimarci.
Nessuno ha spiegato niente. Non un organo di informazione si è accorto del fatto. Io un evento così lo avrei segnato sul calendario: sarebbe stato capace di attirare turisti da tutto il mondo, sarebbe stato un avvenimento di cui i nostri nipoti avrebbero parlato con orgoglio.
E invece, lo potremo fare soltanto noi 30-35 clienti dell'Old Distillery.

Tiè!

martedì 25 aprile 2006

La deriva del 25 aprile

Letizia Moratti vuole aderire alla manifestazione a Milano per il 25 aprile. Componenti del corteo la avvertono che sarà un corpo estraneo. Come si è arrivati a questa settarizzazione del 25 aprile? Da alcuni anni, da festa universale di tutti gli italiani, per uno degli ultimi e pochi valori universali che univa non solo tutto il popolo, ma (quasi) tutti i partiti politici, la Festa della Liberazione è divenuta una festa Komunista.
Da una parte, lo sdoganamento di fascisti ed ex fascisti ha portato imbarazzo in quella frangia che si ritiene "moderata" e che invece è più spesso succube di questi rigurgiti nazionalisti.

Dall'altra parte, l'abbandono della destra liberale, dei socialisti e delle altre componenti "non comuniste" dell'Italia post-bellica è vista come una facile appropriazione di una festa che, nascendo dalla resistenza partigiana, è naturalmente vicina a certi ambienti operai e contadini.
Nemmeno Ciampi, in questi anni di "pontificato" il cui fine unico è stata la concordia istituzionale tra tutte le componenti della nostra disastrata società, è riuscito nell'impresa di scippare alla sinistra l'uso esclusivo dell'Antifascismo come bandiera, della libertà ritrovata, della celebrazione della nuova vita repubblicana e democratica del Belpaese.

È un giorno di pioggia, cupo e umidiccio. Non so nemmeno dove lo celebrino, dalle mie parti, questa giorno così importante. Ma sono idealmente là, con loro. Con chi ci ha ridato dignità e libertà, contro chi dimentica e distorce la realtà della guerra e del regime e li vede come momenti di vera unità nazionale. Non sarei di certo un partigiano, se per la pioggia di oggi non esco nemmeno di casa. Per questo ammiro il loro coraggio e auspicherei un passo indietro di tanti perché il 25 aprile possa tornare una festa di tutti.

domenica 23 aprile 2006

Un mondo di incertezze #07

I giornali titolano, più in basso: "Eletta Miss USA: è una bella ragazza"

Un mondo di incertezze #06

I giornali titolano a piena pagina: "Non daremo più spazio a Berlusconi"

venerdì 21 aprile 2006

Aerei presidenziali

George W. Bush ha telefonato a Romano Prodi congratulandosi per la risicata vittoria elettorale e auguradogli buona fortuna per il futuro Governo dell'Italia.
Lo ha fatto dall'Air Force One, l'aereo presidenziale super lussuoso e protetto.
Berlusconi non ha ancora telefonato a Prodi, e ha annunciato che non lo farà. Sarà invidia verso Giorgino?

domenica 16 aprile 2006

Valeria Marini

Valeria Marini ha fatto un test psicologico ed è risultata intelligente.
Delle due, l'una:
1) il test era di "Cioè";
2) È talmente svampita da non aver capito il risultato

martedì 11 aprile 2006

Viva, viva, viva la transumanza

Le mandrie abbandonano ad inizio giugno gli insediamenti invernali per iniziare la salita che le porterà agli alpeggi al culmine dell'estate, in cerca dell'erba più fresca e per mantenere un equilibrio ecologico che solo l'uomo è capace di garantire.
Partono tutti, sanno di dover partire: è inevitabile per il bene della montagna, per il bene delle mandrie e per il bene delle tasche degli allevatori.
Prima verso i masi più bassi, e poi sempre più su, man mano che passa il tempo.
Al termine dell'"in-arpa", la desarpa, a metà settembre, fa tornare gli alpigiani a casa ed è una festa per chi è rimasto a valle: per un altro anno ci saranno formaggio e latte.
Ecco che, dopo la sconfitta elettorale dell'Union Valdôtaine, fonti autorevole e rumors dalle stanze "che contano" prevedono una transumanza di politici verso i partiti dei vincitori. Ma non sarà la tradizione vitale e ordinata dei nostri pastori: sarà uno scomposto e goffo tentativo di riavvicinarsi al denaro che si è visto allontanarsi...

Guido Grimod ammette le proprie colpe

Guido Grimod, sindaco di Aosta, dopo la sconfitta elettorale della sua lista, ci illumina: "Si è trattato di un referendum pro o contro Augusto Rollandin. Una cosa assurda, come se si potessero addossare tutte a Rollandin le responsabilità di errori. Ripeto, assurdo". Viva la sincerità! Non è mai troppo tardi per ammettere i propri errori.

lunedì 10 aprile 2006

Dedicato alla figlia di Carlo Perrin

Sei di nuovo orgogliosa di essere valdostana?

Rollandin va a casa!!!

Sono commosso come un bambino

L'unico Exit Poll azzeccato della giornata lo ha fatto Giannelli per la lista del Galletto...

venerdì 7 aprile 2006

"Gaudium Magnum" o come si dice...

Il Tg3 oggi apre con una Notizia con la N maiuscola:
OGGI È L'ULTIMO GIORNO DI CAMPAGNA ELETTORALE!!!

Cosa succede dopo le patate allucinogene...

1) Un omino ex fidanzato (da meno di due giorni) della tua coinquilina Monica va in televisione da Victoria Cabello su MTV vantandosi di saper piegare le orecchie a cubetto e farle schioccare.
2) Raidue dà in affidamento ad Andrea Pezzi una trasmissione di approfondimento e l'ospite più illustre e colto è Interrante.
3) Mentana fa una puntata su come gli hanno sabotato la puntata.
4) Gli esami non finiscono mai, soprattutto quando ti presenti con un'ora di ritardo all'appello.
5) I Professori spariscono e li aspetti per delle mezz'ore.
6) I treni spariscono, senza che nessuno ne annunci la scomparsa.
7) I treni successivi, sono in ritardo.
8) Gli autobus non ti fanno salire fuori dalle fermate.
9) I cellulari cadono e vanno a pezzi.
10) Tutte le fermate dell'autobus, che finalmente sei riuscito a prendere, sono prenotate. L'ISTAT dice che non succedeva dal 1914.
11) Il carrello del fattorino ti si piazza davanti mentre corri su per la scala mobile della Stazione Centrale e rimani incastrato tra le sue bibite e il muro con la valigia. Il tutto quando mancano 25 secondi alla partenza del treno.
12) Il treno che devi prendere partirà con un ritardo di 30 minuti. Fiù...
13) Il treno che devi prendere magicamente partirà puntuale, folle corsa al binario.
14) L'obliteratrice, indovinate, non funziona.
15) Il capotreno ti fa salire quando il treno è già in movimento e non smetterai mai di ringraziarlo.
16) Fiù, ce l'abbiamo fatta. Un'oretta di viaggio e poi il cambio. La porta del treno non si apre, è guasta. Di nuovo di corsa, tutta la carrozza per uscire dall'altra porta. 3 secondi netti dopo, la porta si richiude e il treno riparte.
17) Il 2° treno di giornata (Aosta è fuori dalle comunicazioni ferroviarie) è dopo 20 minuti. Sono le 9 di sera, l'ultima cosa a cui hai pensato è mettere qualcosa sotto i denti. Il bar è chiuso, resta solo la macchinetta. Infili i soldi, digiti il codice. Il prodotto scende: è la prima cosa che mi va dritta nella giornata. Il pacchetto cade perfettamente in piedi, e la porticina della macchinetta non si apre. Non c'è modo di aprirla. Anzi, no, il modo è solo uno: prendere qualcos'altro. E in effetti, il secondo acquisto fa cadere il precedente, e la sfiga della giornata è finita.

Quando ti sembra di vivere in un incubo, pensa che forse le patate al forno di Monica, in cui al posto delle spezie, ha messo le "droghe per arrosti", fanno effetti strani...

lunedì 3 aprile 2006

Parcheggio della Consolata

Il Comune di Aosta fa di tutto perché la gente non ci parcheggi.

Aosta, zona nord. Salita della Consolata. Zona agricola dismessa e incolta. Aosta è città che ha bisogno di parcheggi e di aria pulita.
Ecco quali erano le nobili intenzioni dei nostri abili amministratori: creare un parcheggio coperto a due passi dal centro, dove far parcheggiare chi intasa il centro con le proprie macchine quando va a lavorare negli uffici cittadini; creare un parcheggio per i pullman turistici, che non dovranno più arrivare all'Arco d'Augusto (monumento più rappresentativo della città) e lì sostare per tutta la giornata, creando ingorghi e inquinamento.

Ecco, a due mesi dall'apertura, qual è la realtà: il deserto.
Il parcheggio a pagamento è percepito come distante dal centro (anche se non lo è poi tanto, ma sempre di più di altri). Le tariffe per favorire la sosta lunga, sono pensate con i piedi e attuate ancora peggio. Il famigerato punto di arrivo dei pullman turistici, non ne ha visto ancora uno.
Aperto due mesi fa, ha una tariffa oraria di 50 cent e giornaliera di 3 euro. Di notte non si può parcheggiare, ma si può andare a riprendersi la macchina parcheggiata, così come nei week end. Tariffa di 10 euro giornalieri per il parcheggio dei pullman.

Oggi, forse come pesce d'aprile, il Comune decide di cambiare le tariffe: dalle 20 di sera e nei week end il parcheggio sarà chiuso, non sarà possibile nemmeno entrare a riprendersi la macchina.

Ma è un delirio? Chi è il genio che ha ideato il parcheggio e le relative tariffe? Hanno mai sentito parlare di analisi della domanda o di verifica dei flussi prima di costruire e aprire? Hanno mai sentito parlare di architettura (il parcheggio è di dubbio gusto) e di urbanistica? Di pianificazione territoriale? È chiedere troppo per degli amministratori eletti?

Ecco cosa non va, secondo me, che sono profano di queste cose, ma non troppo. Propongo anche delle semplici soluzioni che forse i nostri amministratori non hanno mai pensato, obnubilati dai soldi:

1) Il parcheggio è percepito come distante.
Soluzione: ipotizzare un mese di sosta gratuita. È così difficile pensarlo? Quando, chi negli anni si è stufato di pagare per mettere l'auto nel casino del parcheggio dell'ospedale, si accorgerà che c'è quell'alternativa gratis (per il primo periodo) ci andrà a parcheggiare e si accorgerà che non è poi così distante.

2) Il parcheggio è percepito come caro.
Soluzione: in tutte le grandi città esistono parcheggi periferici facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici o, in una città piccola come Aosta, a piedi, alternativi ai parcheggi a pagamento più centrali. Quindi: a) creare questi parcheggi esterni; b) rendersi conto che se non ci parcheggia nessuno, il parcheggio della Consolata non è poi così centrale e adeguarne le tariffe.

3) Il parcheggio è costato molto. Nonostante sia di dubbio gusto architettonico (pensiline piramidali orrende, pendenze delle vie d'accesso sballate, "alpinità" e "modernità" mescolate che conducono ad un risultato né carne, né pesce) e di dubbia utilità, bisogna ammortizzarne il costo di costruzione.
Soluzione: ostica. Fino a che si crederà che il parcheggio si riempirà da solo, il parcheggio non si riempirà e la gente continuerà a parcheggiare altrove, a costo di cercare uno stallo per due ore e pagare di più che alla Consolata.

4) Quale comitiva turistica deciderà mai di pagare 10 euro per parcheggiare in quella zona?
Soluzione: rendere la sosta per i pullman gratuita. I pullman hanno gli autisti, e forse i nostri amministratori se ne sono dimenticati. L'autista lascia la comitiva nel punto più prossimo al centro raggiungibile (Arco d'Augusto, piazza della Repubblica) e poi può andare a parcheggiare altrove (anche a chilometri) per poi tornare a prendere la comitiva a fine giornata o quando lo desidera. 10 euro per parcheggiare fuori mano senza motivo? No grazie.

5) Chi mai lascerà l'auto tutto il week end senza possibilità di andarsela a riprendere dopo le 20? Se per un qualsiasi disguido faccio tardi, me ne torno a Ponboset a piedi? Inoltre, perché spendere tutti quei soldi e far funzionare il parcheggio per soli 5 giorni a settimana?
Soluzione: aprirlo tutta la settimana e 24 ore su 24. Paura delle scritte sui muri o di atti vandalici? Beh, dovevate pensarci prima: avevate carta bianca per qualsiasi realizzazione.

Insomma, le soluzioni esisterebbero e non richiederebbero nemmeno tanti studi e tanti soldi. Forse però politicamente il buon senso non ha senso.

domenica 2 aprile 2006

Rincoglionimento capitale

Casini e la Mussolini invocano la pena di morte per gli assassini di Tommaso. Io invoco la pena capitale per loro due.

Uno dei pochi slogan di questo blog: No alla pena di morte