martedì 29 aprile 2008

A Kla'

Non so perché, ma ieri pensavo alle famose buche nell'asfalto, cavallo di battaglia del komunista Klaudio per descrivere l'operato della coppia Francesco-Walter («spendono tutto per il festival del cinema», concludeva).
Fortuna che adesso c'è il camerata Gianni, riparerà tutto.

Il buongiorno si vede dal mattino...

Carrellata di persone perbene: si è aperta oggi la sedicesima legislatura parlamentare. Il Senato è stato presieduto (provvisoriamente) da Giulio Andreotti. Nell'emiciclo, la scena più elettrizzante è stata quella del bacio tra Marcello Dell'Utri e Salvatore Cuffaro. Nel florilegio di scene agghiaccianti, ha surclassato persino la scollatura della moglie di Fede.
Presidente del Senato è stato eletto Renato "Schifo" Schifani. Altro amichetto di Cuffaro: se non hai un curriculum di un certo livello, non vai da nessuna parte al giorno d'oggi.

Fascisti vs. Komunisti

Filippo Facci questa mattina si lamentava (ovviamente su una rete Mediaset) di un titolo dell'Unità che suonava più o meno "un ex fascista sindaco di Roma". «Eh no, eh... Questa è partigianeria, perché sottolineare il passato di Alemanno proprio ora? E' sminuire una vittoria moderata», commentava il giornalista (Libero + Foglio + Mediaset = superpartes).
Ieri, durante i festeggiamenti, gli Alemanno boys intonavano un anacronistico "chi non salta comunista è", salutavano romanamente e sbandieravano croci celtiche e fasci littori. Un giornale di sinistra cosa dovrebbe scrivere? Cha ha vinto un democristiano? O un liberale? O un fine statista incorrompibile?

PS: Rutelli le ha prese di santa ragione. Sarebbe ora che si ritirasse, assieme alla cara mogliettina Palombelli, una volta per tutte dalla politica, dalla vita pubblica in genere: è popolare come l'olio di ricino nei cocktail. Però si salverà con un posto in Parlamento, il fetentone... Meritocrazia, la chiamano.

sabato 26 aprile 2008

Ma anche

Il "ma anche" non è solo veltroniano. Lo hanno fatto loro anche Berlusconi e Napolitano. Il primo ha dichiarato che occorre ricordare la liberazione, ma anche i ragazzi di Salò, ma anche le foibe. Il secondo ha ripetuto più o meno la stessa cosa.

Ma ve lo immaginate il Papa che a Pasqua dice "festeggiamo la risurrezione di Gesù, ma anche la sua nascita", come se fosse Natale? O Montezemolo che festeggia il mondiale della Ferrari appena vinto, ma anche quello dell'anno scorso? O Pierino che festeggia il compleanno, ma anche quello di Giovanni, che cade due mesi dopo ma sennò, poverino, si offende?
Ieri era la festa della liberazione. Il giorno del ricordo per le foibe è un altro giorno, e in quel giorno nessuno se ne uscirebbe con un monito "oggi ricordiamo anche le vittime dei lager e i partigiani", perché verrebbe sbeffeggiato.
Pare un concetto semplice, ma anche no.

mercoledì 23 aprile 2008

Gongolano albergatori e venditori di santini

... per l'ostensione del corpo di Padre Pio, dopo la riesumazione.
E poi qualcuno si chiede perché io sia contrario a queste sceneggiate... Venerazione, riti... ma a chi la raccontano?

Chi l'ha detto?

"L’immagine internazionale dell’Italia, oscurata da due anni di comunismo, torna finalmente a rifulgere nel mondo intero"

lunedì 21 aprile 2008

Arrivano i Beatles - Ultimi giorni

La bella mostra che due mesi fa non mi convinceva appieno sta per chiudere.
Se potete, fateci un salto.

Nell'immagine ©manomano, il quinto Beatle materano

giovedì 17 aprile 2008

Maurizio Maggiani - Pettirossi coraggiosi

Un libro di libri, storie nella storia: protagonisti che scrivono, terapeuticamente, di altri personaggi che scrivono.
Religioni diverse, etnie e ideali politici. Cristiani, cattolici, protestanti, musulmani, copti e maroniti; anarchici, comunisti e socialisti; italiani, africani, mediorientali, libanesi, armeni. Polvere, acqua, letame, cibo. Un racconto intrecciato di lotte personali, collettive, confessionali, popolari, che spazia dall'Italia Cinquecentesca all'Egitto contemporaneo, alla Palestina in guerra, al deserto come luogo da attraversare. A volte è difficile da capire e da seguire.
Maurizio Maggiani potrebbe scrivere di qualunque cosa. E in effetti lo fa spesso: riesce ad incollare il lettore alle pagine, ad incantarlo nonostante il racconto sia complesso, a volte incomprensibile, e veda come narratori i protagonisti stessi, siano questi sconosciuti, immaginari o contemporanei, dal sommo Ungaretti ad un Pascale qualunque. Ma come descrive lui una donna, una sensazione, una situazione mentale... sono in pochi a saperlo fare. In gran parte del libro si narra di un certo Saverio, colpito da un malessere strano, incomprensibile: e Maggiani lo racconta perfettamente, lasciandoci sempre lì a voler trovare un soluzione per il poverino malato, a voler guarire lui e poi a guarire con lui. A volte, basta la volontà.

Maurizio Maggiani
Il coraggio del pettirosso
Feltrinelli, Milano, 1995
Euro 7,50

Gutturale e stridula

L'uomo di Neanderthal aveva una voce gutturale e stridula: un mix tra Umberto Bossi e Rosa Russo Iervolino (nell'immagine a destra).

martedì 15 aprile 2008

L'inizio della fine #16 - Un nuovo inizio

La serie di post "L'inizio della fine" che, molto salturiamente, ha raccolto l'ascesa del grillismo e la caduta del governo Prodi, le elezioni e il ritorno di Silviuccio, si conclude qui. Almeno per il momento.
In poco più di un mese, il quadro politico è letteralmente crollato: la fine per molti, ma non esattamente la stessa fine che molti elettori "anti-casta" si auguravano. Segno ancora una volta dello scollamento della capi dalla base, del masochismo di alcuni parti politiche, della relatività delle leggi elettorali e della scomparsa delle ideologie fini a sé stesse (finalmente non esisterà in Parlamento il partito del no, non ci sarà chi parla di abolizione della proprietà privata e magari tra qualche anno avremo una sinistra vera e moderna). Per la destra non vale lo stesso discorso (ancora troppi delinquenti in Parlamento, troppi fascisti, troppi conflitti di interessi), ma non si può avere sempre tutto...
Detesto Grillo, come avrete capito in questi mesi, e l'antipolitica, ma non posso però che essere felice per tutti questi leader politici di cui ci siamo liberati: Fausto Bertinotti (secondo le vane promesse, avrebbe dovuto lasciare due anni fa); Alfonso Pecoraro Scanio (l'ecologismo e il suo contrario in una sola persona); Enrico Boselli («il Paese non può vivere senza socialisti»: si è visto); Gianni De Michelis (uff... che fatica... è ricco di famiglia e ha sempre un salvagente); Ciriaco De Mita (uff... che fatica... risuscita sempre il terzo giorno); Clemente Mastella (un addio tutt'altro che definitivo, ahimé); Francesco Storace (il tergicristallo della destra), Franco Giordano (komunista!), Francesco Rutelli (alleluia!).
Mi spiace un po' (ma giusto un po') per Vincenzo Visco (odiato da tanti, uno dei pochi a lottare contro l'evasione fiscale e il rigore dei conti pubblici), Romano Prodi (senza di lui, saremmo fuori dall'Europa e dall'euro), persino per quei bolscevichi di Luxuria e Ferrero, i pochi della sinistra folkloristica a lottare per qualcosa di serio e moderno. Mi dispiace un po' anche per Ferrara (ce ne saremmo liberati dalla 7 e dal Foglio) e Santanché (credevo che gli elettori di destra fossero più intelligenti e non si facessero ipnotizzare da Silviuccio così numerosi).

Mi bullo di un paio di previsioni azzeccate
Astensionismo di sinistra
Gli exit poll e il Paese (a)normale
I perseguitati dalla magistratura vanno al governo
Niente Veltrusconi, almeno quello
La rimonta UV

Il toto ministri - satira degna del Bagaglino - Devo adeguarmi ai nuovi gusti di destra
Roberto Calderoli agli Esteri (solo se in t-shirt maomettiana)
Umberto Bossi alla Salute (se ne intende)
Cesare Previti alla Giustizia (se ne intende)
Maurizio Gasparri alla Cultura (se ne intende)
Marcello Dell'Utri allo Sviluppo economico con delega per il Sud (esperto del meridione, conosce tutti gli uomini chiave per lo sviluppo economico: basta abolire qualche reato qua e là e il PIL del meridione crescerà come quello d'Irlanda)

Sim sala bim - Previsioni meteo per i prossimi mesi
Berlusconi inizierà sfondando la quota dei dodici ministri previsti per legge, inserendo un paio di impresentabili nel governo, tollerando e anzi dando spazio a Mussolini, Ciarrapico, Bossi, Calderoli. Rivelerà l'esistenza di un buco da migliaia di milioni di euro, che anziché colmare contribuirà ad allargare. Piazzerà fedelissimi, nani e ballerini in tutte le direzioni delle testate Rai, nelle aziende pubbliche, alle autorithy e all'Unione Europea. Varerà riforme inutili, ingiuste, salvaladri e contro i risparmiatori e i consumatori: abbasserà le tasse ai ricchi, senza toccare quelle che gravano sui più poveri. Salverà a tutti i costi Alitalia e Malpensa, a debito, che domande. Entrerà presto in conflitto con Napolitano, con l'UE, con i pacifisti, con il PD, con Confindustria, con la magistratura. Annuncerà cento volte di non candidarsi tra cinque anni, e poi si riciclerà per l'ennesima volta. E, allora, avrà ancora lo stesso seguito di fedeli obnubilati di oggi.
W l'Italia.

Saltate questo post

E' un meme, una delle cose più odiose della blogospheeare. Lo metto giusto per obbligo di firma, piccolo piccolo...
a. Indicare il blog che vi ha nominato e linkarlo [Jeko detto Pierpy]
b. Inserire le regole di svolgimento [sono questi 5 punti, all'a all'e]
c. Scrivere sei cose che vi piace fare [dire fare baciare lettera testamento bici foto musica libro fagioli]
d. Nominare altre 6 persone affinché proseguano il meme [non le trovo manco a piangere... Zapo Gica]
e. Lasciare un commento sul blog dei 6 prescelti amici memati [quando e se mai rispondereanno...]

lunedì 14 aprile 2008

Amarcord 2006

Brogli su tutta la linea. Almeno 45 milioni di schede rubate.

Stili diversi

Il neo senatore Antonio Fosson ringrazia "i partiti che mi hanno sostenuto". Il senatore uscente ringrazia "tutti gli elettori", annunciando che la sua carriera politica termina oggi.
C'è chi ha stile e c'è chi no...

Valdostano medio #03

Sulla "vicenda Mene Aka" (1 e 2), continuano ad arrivare commenti (pochi, ma più del solito) e addirittura un'email, fatto quasi inedito. Continuo a non capire tutto questo clamore per una canzone non eccezionale (sentita l'altra sera live alle selezioni di Italia Wave, se nessuno l'avesse portata agli onori della cronaca non si sarebbe nemmeno notata), un rappettino semplice e non un'analisi socio-culturale, che caricaturizza una parte di popolazione valdostana. Chi, tra i valdostani si sente offeso, lo merita: l'ottusità non è mai un pregio...

domenica 13 aprile 2008

Potrei averlo scritto io...

«Andare a votare mi è sempre piaciuto, amo la banalità della democrazia, nutro simpatia per i seggi, gli scrutatori, i tabelloni appesi, le guardie che guardano, la matita copiativa. Mi emoziono ogni volta, anche se le volte oramai sono tante. Non ho mai capito l'ignavia dei disinteressati, dei non partecipi per menefreghismo, e fatico a digerire anche la spocchia di quelli che non vanno a votare perché "non si riconoscono" in nessun partito, chissà in che cosa si riconosceranno, nel Re di Atlantide, negli anelli di Saturno, nella barba di Bakunin, nella loro mamma? (...) Ho un paio di amici che rimarranno a casa, a misurare la puzza sotto il naso. Da dopodomani gli vorrò bene lo stesso, oggi no. Oggi li detesto».

Invece l'ha scritto Michele Serra.

venerdì 11 aprile 2008

Scandaloso Tg1

Stasera il Tg1 ci ha deliziato con un lungo collegamento con la schierata Susanna Petruni, attorniata da un gruppo di giovani urlanti e plaudenti, con un'intervista inginocchiata a Berlusconi, nella quale gli stessi ragazzi applaudivano e urlava al sommo. Meno male che siamo in par condicio: disgustorama...

Valdostano medio #02

Alla massa di valdostani caricaturali che gli hanno risposto indignati (di un caso avevo parlato qui), il rapper Mene replica.
Con sin troppa serietà, ragazzo mio...

Aggiornamento: se ne discute qui, con posizioni anche estreme.

martedì 8 aprile 2008

Il popolo della libertà (di dire stronzate)

Meno male che quest'essere parla a nome di quelli che si spacciano per moderati...

lunedì 7 aprile 2008

Target diversi

Stasera, durante il film di Bud Spencer e Terence Hill, è passata la pubblicità della Marcuzzi che fa pubblicità di un preparato a forma di yogurt per andare meglio di corpo.
Con tutti quei fagioli, non ce n'era bisogno.
Credo.

Valdostana medio-bassa...

La simpatica Adriana Viérin, consigliere regionale UV, risponde al brano "Valdostano medio" con una lettera alla Stampa. Qualche giorno fa, nel leggerla, non mi ero accorto del geniale "Mio caro Mene Aka" con cui apre la reprimenda al povero rapper, reo di aver scritto una canzone che ha come argomento la valdostanità: "Non offendere, se non vuoi offendere te stesso". "Mene Aka" che è la dimostrazione, ancora una volta, dell'orgoglio tutto valdostano di non informarsi, perché tanto il francese e il patois sono più che sufficienti, l'inglese lasciamolo agli altri.

PS: AKA significa Also known as, "conosciuto anche come". Non è un nome d'arte strampalato, ed è un'espressione piuttosto nota.
PPS: ah, e comunque la faccenda ricorda molto Emilio Fede che critica Frankie HI-NRG a Sanremo, perché fa del qualunquismo. E' rap: non è qualunquismo. Provino loro a scrivere una canzone facendo dei distinguo o entrando nel dettaglio: "Fanno tutti i muratori / alcuni gli allevatori / qualcun altro però / anche il broker assicurativo. / Devo dire che mia cognata / ha il naso un filino a patata / qualche valdostano è anche bello / altri ancora hanno un cervello!".
Il buonismo non è hip-hop, e l'hip-hop non è sociologia...
PPPS: Sarebbe un po' come scrivere una lunga replica a Tricarico, che si permette di volere una vita tranquilla: manco un sussulto di orgoglio ogni tanto, un imprevisto? E che vita è!?

venerdì 4 aprile 2008

Ecoterroristi

Il livello del confronto politico, in Valle d'Aosta, è sceso parecchio da molti anni. Ora però siamo a livelli da oratorio, mancano solo "tuo fratello puzza" e "lo dico alla maestra". L'ultima è fresca fresca: se si è contrari alla costruzione di un inceneritore, incastonato nel bel mezzo di una valle alpina al centro della zona più popolata, si è ecoterroristi. A me sembra il contrario, ma si sa che io sono strano...
Anziché valutare nel merito la proposta, si va subito a screditare l'avversario (così come era successo per la nuova regolamentazione per l'artigianato di tradizione, l'ospedale, il casinò, il palais Aosta) anziché dibattere la questione, discuterne.
Per completare il bel quadretto, manca solo un panzone anti-abortista e un transessuale, e poi il teatrino può rivaleggiare con Roma in piena dignità.

martedì 1 aprile 2008

Onori della cronaca

Oggi questo blog è finito, suo malgrado, sulla sezione regionale della Stampa, all'interno di un'intera pagina di cronaca giudiziaria dedicata ad una serie di esposti anonimi apparsi su numerosi mezzi di stampa, siti web e blog, diffamanti numerosi politici e personaggi pubblici; parte di quell'immondizia era finita anche tra i commenti di manomano. Non entro nel merito della vicenda, i cui accertamenti sono conclusi, ma che andrà ancora avanti per le lunghe.
Preciso solo una cosa, e non dovrei nemmeno farlo. Monsieur le président, Caveri, ha commentato: «E' stato faticoso e a volte doloroso reggere a una marea montante e nauseabonda, fatta di [...] blog grondanti di veleno che riguardavano me, mia moglie e gli altri miei famigliari». In tutti e tre i blog (questo, Gericus Bellorto e persino nel defunto bolscevico) i "veleni" provenivano da persone estranee alla gestione e sono stati immediatamente eliminati da tutti e tre i "padroni di casa"; aggiungo anche che i commenti incriminati erano legati a post che riguardavano tutt'altro argomento.
Andiamo con i piedi di piombo in entrambe le direzioni: la frase avventata di Caveri potrebbe essere male interpretata, e la Digos si sa, tutto vede...

PS: A parte l'ironia, preciso che non è un pesce d'aprile.