Come disse il mio amico Edgar Allan Poe, "la maggioranza giudica profondo solo colui che propone tesi in stridente contraddizione con le opinioni comuni". E per contraddistinguere il lavoro di un critico musicale non c'è modo migliore. Staccarsi dalla massa anche a costo di perdere il senno e anche a costo di non condividere ciò che si va dicendo. Per lasciare stupefatto, imbambolato e basito ogni lettore.
Il nome e la fama del critico gli danno la possibilità di stridere con l'opinione comune e non essere sbeffeggiato per le panzane sfornate. E anzi, ottenere consenso incredibilmente e senza una valida spiegazione logica.
Credo che Poe ne sapesse ben più di me, e ha sintetizzato meravigliosamente un concetto per il quale potrei star qui a scrivere per ore. Come dice Enzo Biagi, "spesso in una battuta c'è la sintesi di una situazione o di un carattere; e si può passare alla storia anche con una sola parola, o con una frase felice".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento