Le mandrie abbandonano ad inizio giugno gli insediamenti invernali per iniziare la salita che le porterà agli alpeggi al culmine dell'estate, in cerca dell'erba più fresca e per mantenere un equilibrio ecologico che solo l'uomo è capace di garantire.
Partono tutti, sanno di dover partire: è inevitabile per il bene della montagna, per il bene delle mandrie e per il bene delle tasche degli allevatori.
Prima verso i masi più bassi, e poi sempre più su, man mano che passa il tempo.
Al termine dell'"in-arpa", la desarpa, a metà settembre, fa tornare gli alpigiani a casa ed è una festa per chi è rimasto a valle: per un altro anno ci saranno formaggio e latte.
Ecco che, dopo la sconfitta elettorale dell'Union Valdôtaine, fonti autorevole e rumors dalle stanze "che contano" prevedono una transumanza di politici verso i partiti dei vincitori. Ma non sarà la tradizione vitale e ordinata dei nostri pastori: sarà uno scomposto e goffo tentativo di riavvicinarsi al denaro che si è visto allontanarsi...
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